Nuovi bandi per la povertà educativa: risorse già note, sfide ancora aperte
Per il biennio 2025/26 il Governo ha approvato uno stanziamento di 85 milioni di euro. Tali risorse non sono aggiuntive, ma derivano dal fondo esistente, che alla fine del 2024 aveva accumulato 800 milioni di euro, di cui 466 già impegnati in progetti realizzati o approvati.
Il piano approvato risponde alle criticità rilevate dai territori e valorizza buone pratiche sperimentate negli ultimi anni. Le priorità per il prossimo biennio includono il proseguimento dell’iniziativa per gli orfani di femminicidio, con un nuovo bando che promuove sinergie con enti pubblici, e il sostegno a iniziative in cofinanziamento, che hanno già raccolto 40 milioni di euro grazie alla collaborazione con fondazioni non bancarie e internazionali.
Tra i temi emergenti per i prossimi due anni figurano il contrasto alle dipendenze adolescenziali, come gioco d’azzardo, videogiochi, sostanze psicotrope e alcol. Nel 2026 sarà lanciato un bando per percorsi di inclusione dedicati ai minori fuori famiglia, sia in affido sia in accoglienza residenziale, con il coinvolgimento di Comuni, scuole e Cpia. Saranno inoltre previsti bandi per le aree interne e per la “seconda occasione”, rivolti a ragazzi di 14-17 anni fuori dal sistema scolastico, con l’obiettivo di spezzare il ciclo di demotivazione, disoccupazione e rischio di criminalità attraverso mentoring, sport e apprendimento in contesti lavorativi. Infine, un’iniziativa promuoverà la creazione di cori, bande e orchestre nei quartieri difficili, riconoscendo il ruolo della musica come fattore di promozione sociale e miglioramento della frequenza scolastica.
Fonte: https://www.vita.it/poverta-educativa-ecco-i-nuovi-bandi-con-risorse-vecchie/